Utakoi
Utakoi, breve per 超訳百人一首 うた恋い Choyaku Hyakunin Isshu: Utakoi, è una serie manga, iniziata nel 2010 e ora ferma a quattro volumi, liberamente ispirata alla raccolta di poesie Ogura Hyakunin Isshu, compilata in epoca Heian da Fujiwara no Teika.

Lo 百人一首 Hyakunin Isshu (Lett.: "Cento persone una poesia") è, come dice la sua definizione, una raccolta di cento poesie scritte da cento autori diversi, quindi una poesia per ogni autore. Il compilatore è il poeta e cortigiano Fujiwara no Teika (1162-1241), che ha scelto i cento poeti e i testi per lui più rappresentativi del tardo periodo Heian. Lo Hyakunin Isshu non è l'unica, né la prima né la più famosa raccolta del genere in epoca Heian, ma è, come le altre, un validissimo testimone della vivacità letteraria e culturale della corte Heian. In particolare, da esso trae origine un gioco tradizionale giapponese noto come karuta, praticato principalmente a Capodanno (potete trovare alcune notizie qui). La forma poetica tipica della letteratura antica giapponese è il waka (antenato dell'haiku), in cui sono scritte tutte le poesie dello Hyakunin, ma anche di tutte le altre opere letterarie di epoca Heian. Il componimento poetico in sé, quello che noi definiamo "(una) poesia", si chiama tanka.
Il nome con cui questa raccolta è più conosciuta in Giappone è Ogura Hyakunin Isshu, dal luogo (Ogura, nord-ovest di Kyoto) in cui dimorava Fujiwara no Teika all'epoca della compilazione. Ancora oggi nella zona si possono visitare molti luoghi legati ai protagonisti di questa storia, cioè i poeti/cortigiani, i politici, i nobili ecc. L'occasione per cui Fujiwara no Teika la compose, pare fosse quella di adornare le pareti e le porte della dimora del suocero di un suo figlio, dimora che si trovava appunto a Ogura. In quell'area (Arashiyama, Kyoto) sorge oggi un centro culturale dedicato all'Ogura Hyakunin Isshu.
超訳百人一首 うた恋い Choyaku Hyakunin Isshu Utakoi
Dal manga è stata poi realizzata nel 2012 una serie animata composta da 13 episodi e quindi necessariamente non coprirà tutte le poesie della collezione (così come il manga, ovviamente). La selezione è stata fatta seguendo il fil rouge tematico dell'amore.
Gli episodi non sono strettamente collegati tra loro, anche se lo sono molti dei loro protagonisti, però la serie non segue un ordine narrativo o cronologico coerente, è invece costruita a blocchi, per cui ogni episodio è dedicato a una storia o un personaggio/una coppia, a volte anche due.

第一編
Il primo episodio è diviso in due parti, ognuna dedicata a uno dei due fratelli Ariwara, Ariwara no Narihira (fratello minore, figlio legittimo) e Ariwara no Yukihira (fratello maggiore, figlio illegittimo) e alle loro storie d'amore più importanti.
超訳百人一首 うた恋い 第一編
Choyaku Hyakunin Isshu: Utakoi - Episodio 1
La prima parte si intitola Takaiko to Narihira (Takaiko e Narihira): Takaiko era una principessa del clan Fujiwara destinata a diventare consorte dell'imperatore (kisaki), ma prima ebbe una relazione amorosa con Narihira, della quale si ha notizia dallo Ise Monogatari, ma che non si sa se ci sia effettivamente stata. L'unica certezza è che Narihira era famoso per essere un grande amatore ed ebbe numerose amanti e relazioni. Nell'episodio compaiono due suoi componimenti di tema amoroso e uno attribuito qui alla principessa Takaiko, in risposta a uno dei due di Narihira.

Primo tanka, Ariwara no Narihira:

吹く風に
わが身をなさば
玉すだれ
ひま求めつつ
入るべきものを
(Fuku kaze ni wagami wo nasaba tamasudare hima motometsutsu hairubeki mono wo)
"Se io potessi diventare il vento che soffia, nella tenda di bambù cercherei una fessura per entrare"
Questa non è una poesia dello Hyakunin Isshu; è estratto dall'Ise Monogatari (opera ispirata proprio alla figura di Ariwara no Narihira) e si dice che sia un componimento di Narihira.
Risposta di Takaiko:

とりとめぬ
風にはありとも
玉すだれ
たがゆるさばか
ひま求むべき
(Toritomenu kaze ni wa ari tomo tamasudare taga yurusa baka hima motomubeki)
"Anche se fossi un vento che non può essere acchiappato, nella tenda di bambù chi ti concederebbe di trovare una fessura?"
In pratica sta rifiutando la richiesta di Narihira di incontrarlo.
Anche questo testo non fa parte dello Hyakunin Isshu: la principessa Takaiko non era nota come poetessa, anche se certamente, come ogni dama di corte dell'epoca, ci si cimentava. Il componimento è estratto dall'Ise Monogatari, ma non si sa con certezza chi lo abbia scritto.
Secondo tanka di Narihira:

千早ぶる
神代もきかず
龍田川
からくれないに
水くくるとは
(Chihayaburu kamiyo mo kikazu tatsutagawa kara kurenai ni mizu kukuru to wa)
"Anche ai tempi in cui regnavano gli dèi, non si è mai sentito di un'acqua rossa quanto quella racchiusa nel fiume Tatsuta"
Il fiume di Tatsuta, nella prefettura di Nara, è famoso per il suo paesaggio autunnale, quando il suo corso è affiancato da tantissimi aceri che in autunno si vestono di rosso, riflettendo il colore nell'acqua del fiume, poi, quando cadono, le foglie rosse sembrano quasi colorare il fiume di rosso. Con questa immagine, Narihira si riferisce alla prima volta in cui si videro, durante una festa, in autunno e lì nacque la sua ardente passione per la donna e allo stesso tempo, poiché il fiume Tatsuta in autunno è il paesaggio più bello, la poesia significa che non c'è mai stata donna più bella, migliore di lei. (si tratta di Takaiko nell'anime, chi fosse in realtà la donna a cui si riferisce il vero Narahira non lo sappiamo)
Questo è il tanka di Narihira presente nello Hyakunin, è il tanka numero 17.
La seconda parte dell'episodio è intitolata Yukihira to Hiroko (Yukihira e Hiroko). L'episodio mette in contrasto i due fratelli: Narihira playboy impenitente e Yukihira, persona diligente e marito devoto. In realtà non si conosce il nome della vera moglie di Yukihira. Ad un certo punto della sua carriera, Yukihira venne mandato per un incarico governativo nella zona del Monte Inaba, a Gifu, e per l'occasione scrisse questo componimento.
Tanka di Yukihira:

立ち別れ
いなばの山の
峰に生ふる
まつとしきかば
今かへりこむ
(Tachi wakare Inaba no yama no mine ni oru matsu to shi kikaba ima kaeri kon)
"Anche se ci separiamo, se dovessi sentire il suono dei pini che crescono sulla vetta del monte Inaba, tornerò subito"
Questo tanka gioca sul doppio senso di "sentire i pini crescere", "matsu to shi kikaba", che significa anche "se sentirò che ti struggi (per me, per la mia lontananza)", che quindi prevede il suo ritorno dall'amata moglie.
Questa è la poesia più famosa di Ariwara no Yukihira e il tanka numero 16 dello Hyakunin Isshu.
第二編
Il secondo episodio, intitolato Sadaakira to Yasuko (Sadaakira e Yasuko)

è dedicato all'imperatore Yōzei, che divenne imperatore appena bambino e fu sostanzialmente deposto a soli 17 anni, ufficialmente per il suo comportamento insostenibile, ma in realtà per giochi di potere.
Come per compensare a ciò, colui che aveva ordito la trama, Tokiyasu, e che gli sarebbe succeduto sul trono come imperatore Kōkō, gli diede in sposa la figlia Yasuko. Il clan Minamoto (o Genji), da cui provenivano Tokiyasu e sua figlia Yasuko, era uno dei quattro clan più potenti dell'epoca Heian (insieme ai clan Fujiwara, Taira e Tachibana) e tutti in qualche modo tentavano di ottenere le posizioni politiche e sociali più alte, attraverso matrimoni o, appunto, complotti e coup di vario genere. Yōzei passò alla storia come una figura cupa, dal carattere ribelle, violento e un po' sadico. L'episodio delle rane qui riportato non è un'invenzione del manga, dava effettivamente le rane in pasto ai serpenti per vedere come questi inghiottivano la preda. Non era meno sadico nei confronti delle persone, facendo fare ai servitori giochi che mettevano a rischio la loro vita. La storiografia non è stata dunque particolarmente generosa di complimenti nei confronti dell'imperatore Yōzei (forse dimenticando che si trattava in fondo solo di un bambino, o poco più...), e questo episodio di Utakoi nel suo piccolo vuole forse provare a mostrarne il lato umano, dedicando alla sua poesia una rivisitazione romantica della sua storia con la consorte Yasuko (che in realtà era una delle tre consorti, dalle quali ebbe in tutto 9 figli). Yōzei, nato Sadaakira, era il figlio del precedente imperatore Seiwa e di Fujiwara no Takaiko (che abbiamo visto nel precedente episodio); il suo kampaku (il reggente che affiancava gli imperatori bambini o le imperatrici) era suo zio Fujiwara no Mototsune e uno dei suoi tutori proprio Ariwara no Narihira, primo amante di sua madre, che quasi certamente è stato capace di infondergli almeno un po' di sensibilità...(?)...
超訳百人一首 うた恋い 第二編
Chōyaku Hyakunin Isshu: Utakoi - Episodio 2
Mentre nel primo episodio avevamo ben quattro tanka da leggere, in questo secondo episodio c'è solamente il componimento di Yōzei.
Tanka dell'imperatore Yōzei:

筑波嶺の
峰より落つる
みなの川
恋ぞつもりて
淵となりぬる
(Tsukuba ne no mine yori otsuru mina-no-gawa koi zo tsumorite fuchi to nari nuru)
"Come il ruscello Mina che scende dalla cima del Monte Tsukuba, così il mio amore è andato crescendo in acque profonde"
Questo è il tanka numero 13 dello Hyakunin Isshu.
Il monte Tsukuba era oltre che un luogo in sé, un meisho, un luogo famoso cristallizzato in un'immagine poetica, molto usato nella letteratura del tempo, in particolare quella amorosa, anche per assonanza con il verbo tsuku, che significa più o meno "sono preso da te, non faccio che pensare a te, non posso stare senza te". Non è comunque improbabile che le poesie e le storie di Narihira (che era stato sul Monte Tsukuba e su di esso aveva composto un tanka, come abbiamo visto la volta scorsa) abbiano effettivamente influenzato questo componimento, che, per quanto ci è dato di sapere, è l'unico che l'imperatore Yōzei abbia scritto, o perlomeno l'unico giuntoci. Secondo quanto testimonia il Gosen Wakashu (una raccolta di poesie successiva allo Hyakunin Isshu e che riporta anche questa), il tanka fu effettivamente scritto e consegnato a Yasuko da Yōzei.
第三編
Questo bellissimo terzo episodio è intitolato Munesada to Yoshiko, Henjō Sōjō (Munesada e Yoshiko, il monaco Henjō) e dedicato al tanka di Henjō incluso da Fujiwara no Teika nello Hyakunin Isshū.

Ecco la stessa scena nel manga:

Henjō (816-890), nato Yoshimine no Munesada, nipote dell'imperatore Kanmu (colui che spostò la capitale imperiale da Nara a Kyoto/Heiankyō nel 794), fu uomo attivissimo religiosamente e politicamente, ma anche poeta prolifico, visto che più di trenta dei suoi tanka sono stati inclusi in varie antologie imperiali di poesie ed egli stesso è annoverato tra i Trentasei poeti immortali, alcuni dei suoi componimenti erano inclusi anche nel Kokin Wakashū o Kokinshū, la prima antologia imperiale (come ci viene ricordato anche nell'episodio), redatta tra gli altri da Ki no Tsurayuki, che criticò lo stile dei tanka di Henjō e pur lodandone la tecnica, ne sottolineava l'assenza di emozione.
Il titolo con cui è a noi noto, Sōjō, non significa propriamente "monaco", ma indica in realtà una figura buddista di alto rango, un abate probabilmente, ma fu un titolo acquisito più tardi nella sua vita di religioso. Anche suo figlio Sosei fu poeta e monaco e anch'egli figura tra i Trentasei immortali.
超訳百人一首 うた恋い 第三編
Chōyaku Hyakunin Isshu: Utakoi - Episodio 3
In questo episodio abbiamo due tanka, quello di Henjō e uno dell'imperatrice Jitō, unica imperatrice reggente nella storia del Giappone, recitato da Yoshiko e anch'esso contenuto nello Hyakunin Isshū. Si tratta del secondo tanka della raccolta:
春過ぎて
夏来にけらし
白妙の
衣ほすてふ
天の香具山
(Haru sugite natsu ki ni kerashi shirotae no koromo hosu cho ama no Kaguyama )
"Passata la primavera, torna l'estate; le vesti di seta bianca sono stese ad asciugare sul monte Ama no Kagu [Monte del profumo celestiale]"
Questo tanka in apparenza evoca un'immagine molto delicata e decisamente femminile, ma in realtà molto più profonda ed elaborata di una semplice rievocazione del sole estivo... Il monte Kagu è uno dei tre monti intorno a Nara, capitale al tempo in cui visse e regnò Jito, considerato tradizionalmente come il luogo in cui Amaterasu (la dea creatrice e fondatrice del Giappone) aveva sigillato la porta di pietra.
Il bianco delle vesti stese ad asciugare evoca anch'esso la dea del sole, con la luminosità a lei connessa e che viene storicamente usata per descrivere l'atmosfera del regno di Jitō. Ma altre interpretazioni vedono in questo verso delle vesti che asciugano un riferimento più prosaico alle bianche nebbie primaverili che con l'arrivo dell'estate svaniscono, per effetto del calore, un fenomeno tradizionalmente definito proprio come "asciugatura delle vesti bianche". Jitō era una donna forte e fiera e molto ben istruita, che subì l'influenza del padre, l'imperatore Tenji, anch'egli famoso poeta (suo il primo tanka dello Hyakunin Isshū).
Questo invece il tanka protagonista del nostro episodio:

天つ風
雲のかよひ路
吹きとぢよ
乙女のすがた
しばしとどめむ
(Amatsukaze kumo no kayoiji fuki toji yo otome no sugata shibashi todomen)
Questo tanka, il numero 12 dello Hyakunin Isshū, sarebbe stato scritto da Munesada per Ono no Komachi, con la quale già al tempo si vociferava avesse avuto una relazione. L'immagine della poesia è quella di fanciulle danzanti e del vento, quindi potremmo leggerla come Munesada che vedendo Yoshiko danzare la danza Gosechi, davanti all'imperatore, durante il festival autunnale in cui appunto l'imperatore offre agli dèi del riso del nuovo raccolto, come ringraziamento. La voce del tanka, presumibilmente quella dello stesso Munesada, chiede al vento di trattenere ancora un po' lì la fanciulla che danza, così che possa ammirarla ancora un po'. Un'immagine molto dolce e un po' straziante.