A quick catch-up
- Madeleines & Cahiers
- 2 lug
- Tempo di lettura: 2 min
In questi due anni scolastici ho imparato che è - per me - molto difficile, per non dire impossibile, concentrarmi sul resto della mia vita. Quello dell'insegnante è un lavoro logorante e totalizzante; non si spegne mai il pc a fine otto ore della giornata lavorativa, non si chiude mai la porta dell'ufficio fino al mattino dopo, si è sempre e costantemente in servizio, anche durante feste, vacanze e ferie.
Ho imparato anche che posso però, grazie all'esperienza che si accumula, imparare a organizzarmi ancora meglio e trovare il modo di inserire la mia vita in tutto questo quotidiano logorio delle mie forze. In parte sono anche riuscita nella mia impresa e so che migliorerà anno dopo anno; quest'anno non ci sono però riuscita abbastanza da trovare il tempo e le forze di dedicarmi al mio amato blog. E non è andata affatto meglio ai miei profili "social" di Facebook e Instagram, dove sono ormai poco più che un fantasma che di tanto in tanto riappare dal nulla e nel nulla viene di nuovo inghiottito dopo qualche post. La verità è che non trovo più quel senso di comunità e condivisione che sentivo tempo fa sui social e non sono incoraggiata a entrarci, figuriamoci scriverci. Un posto come il blog è in realtà a me assai più congeniale e per questo nonostante tutto non mollo, vorrei solo riuscire a incrementare la mia presenza e scrivere (quasi) solo qui.
L'ho sempre più sentita come una necessità, tuttavia, quella di tornare a scrivere anche qui e so che se in questa estate riuscirò a scrivere con ritmo regolare, mi sarà difficile staccarmene e riuscirò giocoforza a inserirla nella routine del prossimo anno scolastico.
In questo anno che mi ha tenuta lontana da queste pagine sono successe tantissime cose e ho voglia di raccontarle tutte; non importa se nessuno le leggerà, le scrivo per me, per ritornarci quando a fine del percorso che ho intrapreso vorrò guardare indietro con nostalgia a tutti i passi fatti.
Si può sempre fare di più e meglio, ma non credo di avere rimpianti pensando a questo anno trascorso; avrei solo preferito incontrare meno problemi di salute che invece purtroppo mi hanno reso il cammino più accidentato.

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