Fino a due o tre anni fa mi dicevo sempre quanto fosse stata difficile la mia vita a partire dal 2011; non sapevo che mi aspettavano prove ancora più difficili come quelle che ho attraversato - per fortuna, visto che sono ancora qui - dal 2020 a oggi (e non c'entra niente la pandemia).
In momenti così metti in prospettiva anche le poche cose che non vi erano già state messe dai traumi precedenti. Stavolta, però, il caos e le difficoltà mi hanno permesso di mettere a fuoco aspetti fino a quel momento avvolti da una nebbia confusa e di vedere quale forma dovesse necessariamente avere la mia vita a partire da allora.
Ho imparato soprattutto a fare progetti scomponibili, ovvero progetti che non mandino tutto all'aria nell'eventualità che qualcosa sconvolga tutto, un'altra volta. Piantare saldamente dei punti fermi che troppo spesso avevo accantonato o trascurato, per inseguire nuvole passeggere, e costruirci sopra il resto.
Per ora andrò avanti un po' a tastoni; un progetto c'è, ma mancano ancora alcuni fondamentali tasselli per costruirlo in concreto. Diciamo che tutto è in fase di lavorazione ed elaborazione. Nel frattempo voglio divertirmi un po' a scrivere; non perché sia particolarmente brava, ma perché mi piace farlo, mi aiuta molto a mettere ordine nella mia testa, e quindi nella mia vita, e mi regala momenti di tranquillità e a volte divertimento.
Qualcosa anche qui cambierà, di conseguenza. Non solo un po' di sano restyling e di riorganizzazione dei contenuti, ma anche un nuovo utilizzo, più frequente, finalmente, di questo blog, che diventerà una finestra sul mio viaggio. L'inizio sarà sicuramente un po' confusionario, ma col tempo assumerà in modo naturale la forma che vedo nella mia mente. Vorrei cambiare anche il nome, in una sorta di rebranding quasi totale; ma ci sto ancora pensando.
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