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  • Immagine del redattoreMadeleines & Cahiers

Cosa ho amato a settembre

Settembre quest'anno l'ho davvero sospirato; è normalmente un mese che non amo molto, ma poiché porta l'autunno, posso perdonargli la sua natura incerta e confusa.

Diversamente dagli anni scorsi non è stato un mese caldo, prolungamento dell'estate: già qualche giorno prima dell'equinozio qui dalle mie parti le temperature sono scese molto, è arrivata la pioggia e si è subito sentito forte l'odore di autunno.


Il mese è da un lato volato e da un altro è comunque stato molto pieno per me. Non è stato un mese semplice e per questo ho deciso di riempirlo di cose belle e anche di godermi il più possibile tutto ciò che accadeva e che appariva nelle mie giornate.


Mi hanno fatto compagnia gli animali: il mio gatto tremendo, che però è un gatto, quindi mi prostro a lui e lo amo incondizionatamente come si fa con una divinità; il mio criceto siberiano, che è più selvatico che se fosse veramente selvatico; le cince che vengono di continuo, come in una catena di montaggio, alla mangiatoia che da decenni appronto per loro. La natura è sempre e comunque la mia migliore terapia: osservare ogni cambiamento nel mio giardino, nelle campagne, riconoscere gli animali e le piante che vedo e incontro. Se venisse prescritta come terapia a tutti, il mondo diventerebbe un paradiso.


Passando a cose invece umane, frivole e non, ecco come ho migliorato le mie giornate in questi trenta giorni appena trascorsi.

Drama (coreani nella fattispecie, solo uno era giapponese) Settembre per me è stato il mese dei drama: sono riuscita a recuperare tanti drama di quest'anno e dei due anni scorsi, che non avevo potuto guardare, perché purtroppo sono una e non trina e le giornate hanno 24 ore in cui ci sono da fare molte cose, la maggior parte delle quali - se non tutte - ha la priorità rispetto a guardare un drama. In ogni caso, sono riuscita a guardarne diversi, anche se ne ho finito uno solo; gli altri li sto ancora guardando, perché non sto facendo abbuffate, o binge-watching se preferite usare termini inglesi, ma guardo un episodio al giorno, al massimo due, e non necessariamente dello stesso drama. A volte ho la necessità di staccare da una storia che mi tocca molto o che per qualche motivo mi provoca ansia o inquietudine, e quindi passo a un'altra! So che è un'illusione, perché poi a quella storia devo tornarci, ma per un pochino funziona e ritrovo calma e serenità. C'è solo un drama che mi è molto difficile portare avanti: non perché non mi piaccia, al contrario lo adoro davvero, i personaggi e la loro storia mi sono entrati nell'animo; è che l'ambientazione storica è la vera protagonista ed è un periodo, una vicenda che mi fan soffrire molto, tanto più perché l'ho studiata in dettaglio (nel caso non si fosse mai capito, io AMO la storia). Però sono fiduciosa che riuscirò a terminare di guardarlo nelle prossime settimane.

I drama, insomma, hanno rappresentato per me questo mese un fondamentale luogo di fuga, che mi ha però permesso di mantenere l'equilibrio e riacquistare serenità, per affrontare le sfide continue che mi si pongono come palline da tennis sparate a raffica da una macchina lanciapalle impazzita.


YouTube

Insieme ai drama, anche YouTube è stato per me fondamentale. Ho scoperto alcuni canali molto interessanti, di persone vere, non "influencer", che mi tengono compagnia e mi arricchiscono, e sono per me il porto sicuro di tranquillità quando anche i drama si fanno troppo intensi per me.


Libri

Finalmente, davvero finalmente, sono anche riuscita a ritrovare equilibrio con la lettura. Dopo un lungo periodo in cui ho faticato a leggere come e quanto avevo fatto per tutta la mia vita, avevo ripreso a leggere ad altri ritmi, cogliendo l'opportunità delle challenge e di gruppi di lettura/club del libro organizzati su Instagram, ma sentivo, soprattutto a un certo punto, una pressione che mi stava riportando lontano dalla lettura (è un lontano molto relativo ^^' lontano da come io sono abituata a leggere). Badate bene che non sto dicendo che quelle iniziative fossero stressanti o mettessero pressione! Intendo dire che IO sentivo pressione, ma era endogena, non aveva nulla a che fare con quelle attività.

Per fortuna, un po' da sola, un po' ispirata da altre persone (in particolare un canale Youtube), ho ritrovato il mio posto e questo mese ho ripreso a leggere come sempre. Non ho letto tanti libri, ma non importa: ho raggiunto il mio obiettivo di ricollocare la lettura nel luogo che le spetta e ora, in quest'ultima settimana, anche il ritmo di lettura si è modificato di conseguenza. Prevedo un autunno ricco di pagine sfogliate e introiettate, e una pila dei libri ancora non letti assottigliarsi; perché ho anche preso la decisione di non comprare libri compulsivamente, almeno per un po', ma di smaltire tutti i libri che già possiedo e che ancora non ho letto. Ci saranno di certo deroghe a questa mia scelta, ma in fondo questi libri li ho perché volevo leggerli, quindi è il loro turno.


Newsletter, blog

Ho trovato interessante anche leggere diverse newsletter a cui sono iscritta e alcuni blog di persone che lavorano e scrivono con serietà. Mi ha fatto sentire meno sola, meno pesce fuor d'acqua vedere che altri provano la mia stessa voglia di condividere, nel piccolo, senza aspirare a cambiare il mondo, ma cercando di contribuire nel piccolo a migliorare qualcosa, partendo sempre da se stessi. Questo è ciò che ho trovato in questi testi.



Allontanarmi un po' dai social, per concentrarmi su contenuti molto più ampi e approfonditi, ha avuto un effetto sicuramente molto positivo su di me. Non che io sia ossessionata dai social, li uso comunque con misura; ma quando ci si è dentro è inevitabile assorbirne gli umori e spesso non sono positivi, o non hanno un'influenza positiva su di noi. Sono inoltre per natura superficiali e credo che il momento di gloria della superficialità sia giunto alla fine, o comunque debba finire. Io almeno ora ho bisogno di qualcosa di più e di più profondo.



Scrittura

Sebbene non abbia certo aspirazioni da scrittrice, per me già solo l'atto dello scrivere è sempre stato per me terapeutico e foriero di felicità. Questo mese ho scritto molto di più di quanto fossi riuscita a fare negli ultimi anni e vi sarete accorti che, bene o male, sto riuscendo a scrivere spesso anche qui.

Oltre ai miei journal, quest'anno ho anche iniziato a tenere un reading journal, dove scrivo le mie impressioni sulle letture che faccio. Lo trovo utile e soprattutto mi fa davvero stare bene.


Frivolezza Ebbene sì, anche le cose frivole devono sempre avere un posto nel nostro quotidiano. E allora mi sono coccolata riprendendo a truccarmi un po', riportando la cura della mia pelle a standard vicini a quelli di quando vivevo in Corea; a indossare sempre vestiti con cui mi sento bene, anche solo per andare a comprare qualcosa sotto casa. Non possiamo vivere aspettando il "momento giusto" per fare qualcosa, il momento giusto è adesso, è il presente, e se vogliamo indossare un bel vestito elegante per comprare il latte, la pasta e i biscotti, allora facciamolo.

Cucina

A proposito di latte, pasta e biscotti, mi sono coccolata anche con il cibo, stando più attenta che mai a come e cosa mangiavo, senza mai negarmi niente, ma pensando al bene che ciò che ingerivo avrebbe dovuto farmi. Quando arriva l'autunno poi, la mia voglia di cucinare schizza alle stelle, perché adoro preparare piatti che contengono ingredienti proprio tipici di questa stagione. Così mi sono preparata una bella composta di mele, per esempio, e una bella pentola di orzotto alla zucca e non vedo l'ora che la stagione entri nel vivo per poter cucinare prodotti che al momento ancora non si trovano. Ah, l'altro giorno ho mangiato anche le prime castagne! Io le amo tantissimo.


Tutti questi buoni cibi sono stati rigorosamente annaffiati da acqua e da tè, di vari tipi, compresi "tè" non contenenti tè, ma così chiamati comunque in oriente (dove la parola per tè indica genericamente infuso e si accompagna all'ingrediente specifico per definire la bevanda: tè di cachi secchi, tè di foglie di loto, tè di orzo, etc., tutti rigorosamente senza tè, ovvero camellia sinensis). Mi sono preparata un bel barattolo di un ingrediente usato in Corea per fare uno di questi tè - anche se lo preparo continuamente tutto l'anno - ma ho riordinato tutta la dispensa in cucina e quindi ho anche rimpinguato vasi e barattoli.

 

Ovviamente, tutte queste azioni non sarebbero state possibili se non ci fosse stata in me la ferma volontà di cercare di vivere al meglio la vita, ogni giorno, nelle cose piccole e nelle grandi. Questa è stata per me una grande conquista, con una gestazione lunga e molto dolorosa, perché scaturita da una grande perdita. Ora la custodisco come un tesoro e la alimento come un lievito madre che ha bisogno di cure costanti per mantenersi vivo.

 

Questo quindi il mio settembre 2022. Davvero non è stato per niente un mese facile, ma questi accorgimenti lo hanno reso sopportabile, con momenti di vera felicità, per quanto brevi.


Voi cosa fate per vivere al meglio la vita?





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