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  • Immagine del redattoreMadeleines & Cahiers

Ibernazione

Oggi è il giorno in cui il mio blog esce da un lungo periodo di ibernazione dovuto non solo alla mancanza di tempo, ma anche e forse soprattutto a quella di spazio mentale da dedicare a qualunque cosa che non fosse problemi familiari, nuovo lavoro e non ultimo un lavoro di traduzione, stavolta tutto mio, che si è concluso solo pochi giorni fa. Vi racconterò di più prossimamente.


Il brutto, per me, è che tutto questo mi ha impedito di dedicarmi a tutte le attività che più amo che che mi consentono di mantenere l'equilibrio mentale ed emotivo. Leggere, scrivere sul mio diario/journal, uscire all'aperto, in mezzo alla natura, dedicarmi ai miei hobby più manuali, preparare la mia Season Letter...

Cosa forse più importante di tutte, non mi ha permesso di vivere, di essere mentalmente e fisicamente presente nel momento dell'anno che più amo: i mesi -mbre e l'abbraccio autunnale e di inizio inverno.


Certo, avrete notato che in realtà è da ben prima che trascuro il blog, fatta eccezione per le Season Letter. Il 2023 non è stato un anno facile per me. Era iniziato malissimo, con seri problemi di salute in famiglia, proseguito con il mio primo lavoro di traduzione editoriale, molto intenso e monopolizzante, poi un'estate difficile e l'inizio di un nuovo lavoro molto impegnativo e per niente facile, che lascia poco spazio a sé stessi e alla propria serenità. Non so come sarà questo nuovo anno, non voglio fare promesse - a me stessa, figuriamoci agli altri - che le cose saranno diverse, che mi dedicherò ai miei progetti qui e ad altri altrove; sono promesse che non posso fare, perché so che mantenerle è a volte un'impresa, anche con tutta la buona volontà e l'impegno; la mia vita attuale me lo impedisce.


Foto mia (gennaio 2022)

Non aver potuto vivere questi mesi e l'inizio della mia stagione preferita, però, è stato un colpo che fatico a digerire. Di conseguenza non aver potuto compilare la mia Winter Letter. Avrebbe poco senso forse farlo ora... mi interrogo su questo da settimane e ho concluso che non so se sia tardi e insensato farlo o se sia ancora in tempo. Ma per quanto mi dispiaccia, mi rendo conto che non riuscirei comunque a prepararla prima di... inizio febbraio, forse? Quindi, sì, non ha senso lavorarci ora. Non mi sono arresa del tutto, però. E in qualche modo darò sfogo al mio inverno, alle sue mille potenzialità e alla bellezza assoluta che lo avvolge. Ho bisogno di farlo, innanzitutto per me stessa: è un modo di recuperare almeno in parte, in bocconi, tutto ciò che sono stata costretta a perdermi in questi mesi; anche se almeno per brevissimi momenti ogni tanto mi fermavo e cercavo di respirare la vita delle stagioni. E senza vergogna condividerò anche ciò che non ero riuscita a condividere un anno fa.


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