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Incontri fatali a Pechino: un appassionante racconto di formazione

Aggiornamento: 27 giu 2021

L'estate della svolta, romanzo di Wei Wei, autrice del Jiangsu, pubblicato nel 2010 e portato in Italia da Atmosphere libri nel 2017 con la traduzione di Giulia Rampolla.

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“Non poteva tollerarlo, non si sentiva all’altezza della situazione, pensava di essere troppo vecchia e che, all’età che aveva, avrebbe potuto essere sua zia. In ogni caso, non riusciva a capire come avesse potuto innamorarsi di lui”.



Confesso che questo è il motivo principale per cui ho acquistato questo libro. Stavo riempiendo il mio carrello sul sito di Atmospherelibri con altri titoli, quando il viola della copertina e l’immagine di una ragazza che assomiglia vagamente a Liu Shishi, una delle mie attrici cinesi preferite, hanno attirato la mia attenzione e mi hanno portato alla scheda del libro. Come sempre mi sono limitata a leggere solo due righe della descrizione e nessun commento o recensione. Sapevo solo che la storia si incentrava sul rapporto tra un ragazzo, appena giunto a Pechino, e una donna sedici anni più grande di lui; mi bastava questo per volerlo leggere. Il libro poi si è rivelato diverso da come l’avevo immaginato: inizialmente molto diverso, poi le distanze si sono un po’ colmate, ma la sostanza rimane diversa dalla mia idea. Delusa? Per niente. È diverso, ma altrettanto bello e molto interessante. Interessante perché sebbene l’autrice sia una donna, il focalizzatore è un uomo, il giovane protagonista, e la storia che ci racconta è narrata da una prospettiva intrisa di emotività e di una combattuta nostalgia, malcelate da un'apparente impressione di distacco e razionalità.

La narrazione ha un buon ritmo, tiene il lettore incollato alle pagine e curioso degli sviluppi. Ma soprattutto non si sa bene dove la storia approderà: non si prospetta un finale scontato e infatti non lo è. La loro storia di amore e passione è indecente agli occhi della società cinese degli anni Ottanta, epoca in cui è ambientata la vicenda del loro legame, in cui la popolazione usciva dagli anni repressivi della rivoluzione culturale e iniziava ad aprirsi a una società più aperta e consumistica, ma che iniziava anche a vederne i contraccolpi, con un indice di fallimenti e povertà proporzionale a quello delle opportunità e dei fallimenti. A volte il tumulto emotivo dei due protagonisti sembra rispecchiare, o forse rispecchiarsi, in quello della società in cui arrancano. Perché nessuno dei due vive un’esistenza semplice, qui sta forse la forza primaria del loro rapporto. La storia, così come la sua narrazione, coinvolgono e appassionano: il personaggio di A Jie, la bella e affascinante trentaduenne che ammalia e seduce un sedicenne ribelle fuggito dalla famiglia e da una vita senza alcuna direzione, conquista allo stesso modo il lettore. Ho visto in lei tanto di me e al contempo tanto di diverso; così come mi sono riconosciuta a volte nel ragazzo, adolescente che vive sentiment e passioni in modo assoluto.

Il romanzo è narrato in prima persona e in retrospettiva: Dai Hui ha ora trentadue anni, la stessa età che aveva A Jie quando si erano incontrati. Vive ancora a Pechino, non è sposato, ha messo su un’azienda che sembra andare bene ed è immerso nel suo lavoro. Non ha tempo per le storie romantiche, anche se vorrebbe una fidanzata, una moglie, ma è difficile in questa società. E forse, in realtà, non può o non vuole: ci dice che da quando è finita la sua storia con A Jie non è più riuscito ad amare, come se quella passione così intensa e sconvolgente avesse prosciugato il suo serbatoio di emozioni e sentimenti. Sono passati quattordici anni da quando si sono lasciati, quattordici anni in cui la sua vita è andata avanti senza sapere niente di A Jie, incontrando altre donne, studiando, lavorando. Ma oggi è seduto qui a raccontarci la sua storia con quella donna sofisticata, ammaliatrice e anche vittima del suo tempo, dei cambiamenti che avevano investito la Cina dalla sua nascita in poi.

“Scendo dal bus a Heping, sono in piedi sotto il cartello della fermata, le luci del crepuscolo risplendono. Spero tantissimo che in quel momento una donna cammini verso di me, che mi dica: “Stai aspettando anche tu l’autobus?”. Quanto spero di incontrarla, anche se si tratta di una sconosciuta”. Si sono lasciati, si sono divisi e hanno condotto vite lontane l’uno dall’altra; egli è consapevole dell’impatto che la loro storia ha avuto su di lui, sulla sua vita, sulla sua anima. Ce lo ripete di continuo, insinuando che A Jie avesse avuto su di lui un’influenza nefasta. Non erano destinati a stare insieme, non avrebbero mai potuto portare avanti la loro storia a lungo. Questa è una certezza chiara a entrambi fin dall’inizio. Ma il cuore e i nostri sentimenti raramente seguono percorsi lineari.

Che ne è stato di A Jie? Se lo chiede Da Hui e ce lo chiediamo noi. E lui, cosa farà davvero nella sua vita? Troverà una donna con cui condurre un’esistenza tranquilla? Lo lascio scoprire a voi.

Una lettura che consiglio: una storia intrigante, appassionante, un moderno e intricato romanzo di formazione, dalla penna di un’autrice di cui spero di poter leggere altro, per lo stile e anche per la non prevedibilità delle sue storie. Non ci racconta qui quello che vorremmo leggere o sentirci dire: ci dipinge una realtà che è molto più complessa di quanto non possa apparire, in cui solo una parte della nostra vita dipende dalla nostra volontà e dalle nostre azioni, e dove però queste hanno un peso, che a volte non possiamo scrollarci di dosso per quanto proviamo.

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