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  • Immagine del redattoreMadeleines & Cahiers

Pagine d'autunno: consigli di lettura

La settimana scorsa vi ho raccontato come i classici siano dei libri che trovo particolarmente adatti da leggere o rileggere nelle giornate autunnali. Oggi vi presento un gruppo di titoli contemporanei, che non vogliono solo darvi delle coordinate di forme narrative o genere nei quali cercare ulteriori libri, ma anche dei suggerimenti precisi di lettura. La maggior parte sono libri che oltre a richiamare l'atmosfera autunnale, esplorano il simbolismo e la natura profonda di questa stagione così speciale. La selezione comprende opere di finzione (romanzi e racconti), antologie e opere di non fiction.

 

Inizierei con questo titolo che potrebbe essere annoverato tra i classici del post precedente, perché è una delle opere più importanti dell'autrice, la famosa scrittrice inglese Rosamunde Pilcher. Il libro in questione si intitola September ed è il corposo racconto, ambientato in Scozia nel corso di un'estate (la storia finisce a settembre,

all'inizio dell'autunno), di relazioni tra persone che si incontrano o si ritrovano con l'occasione di celebrare un compleanno; da questi incontri seguiranno intrecci tra ricordi, emozioni, rancori, dolori e un viaggio nei meandri dell'animo umano.

Il paesaggio, il luogo assurge nell'opera a ruolo di uno dei personaggi principali e non è solo lo sfondo su cui si consumano i drammi dei protagonisti. Trovo che i libri in cui il paesaggio e l'ambiente circostante sono

in primo piano siano particolarmente adatti all'autunno, in cui appunto il paesaggio diventa rilevante.


Un libro che sicuramente incontrerà il favore di molti per l'atmosfera che produce - aiutata dalla trasposizione cinematografica che ne è stata tratta - è The Bookshop di Penelope Fitzgerald, che

racconta la storia di una donna che decide di aprire una libreria in un paese, che si mostra ostile nei confronti della sua impresa e del suo atteggiamento di sfida nei confronti delle consuetudini. Con la sua libreria, Florence vuole provare ad aprire la mente degli abitanti, ma la sua avventura diventa rivelatrice di molti aspetti della realtà e della vita anche per lei.

La lettura è coinvolgente e invita alla riflessione su di sé e sulle aspettative che ci poniamo nei confronti degli altri, e della accettazione di vittorie e sconfitte. Tutto è condito anche da presenze soprannaturali, che sembrano perseguitare il locale del suo negozio.



La scrittrice scozzese Ali Smith dedica all'autunno uno dei quattro romanzi della sua "tetralogia delle stagioni". Autumn è ambientato nella Gran Bretagna dell'immediato post-Brexit e come gli altri volumi della serie ha l'obiettivo di esplorare la nostra percezione del tempo. In questo libro lo fa

ambientando la storia in un luogo che sembra quasi senza tempo, dove l'orologio dell'ufficio postale si è fermato. Il protagonista, Daniel, sembra essere quasi tornato in vita con i suoi centouno anni di età, ma sembra anche un morto che nel senza tempo dell'aldilà ricorda e rivive; Elizabeth, la protagonista femminile, è una donna di poco più di trent'anni che vive cercando di rimanere proiettata nel futuro tra le macerie sociali ed economiche che la Brexit ha prodotto nel Paese, esacerbando o creando nuovi conflitti. La storia ripercorre il rapporto tra i due, che sono vicini di casa e si conoscono da anni, e pone una riflessione sul senso del presente, alla luce della consapevolezza che il tempo porta tutto alla propria fine, inesorabile, mentre esso stesso rimane immutato. I personaggi e con essi i lettori sono portati a riflettere dunque sui propri sogni, le proprie paure e la propria realtà. Autumn è il primo romanzo post-Brexit e per questo rappresenta sicuramente una lettura molto interessante (si trova in traduzione italiana).


Un volumetto che da un paio d'anni accompagna le mie stagioni è Autumn. An anthology for the changing seasons di Melissa Harrison, una antologia di poesie, brani estratti da racconti, romanzi e

saggi di moltissimi autori anglofoni, e tutti dedicati alla stagione e al suo paesaggio esterno e interno. Anche questa giovane e prolifica scrittrice ha compilato un volume per ognuna delle quattro stagioni.

È il classico volume da tenere sempre sul comodino o a portata di mano e da aprire, magari su una pagina a caso, per una breve pausa tra le righe poetiche di tanti scrittori che hanno amato questa stagione tanto da dedicarle le loro opere. Tra gli autori selezionati compaiono grandi classici come Coleridge, Keats, Hopkins, Tennyson, George Eliot, Nan Shepherd, ma anche autori più vicini ai nostri tempi, come Helen Macdonald, Benjamin Meyers e John Lewis-Stempel.


 

I titoli di cui vi parlerò ora sono tutti libri di non fiction dedicati a questa stagione.

Inizio con un'opera meno conosciuta di un celebre e meraviglioso autore americano dell'Ottocento, un classico e uno dei padri della Conservation Writing, che è poi evoluta nella più recente Nature Writing, ovvero Henry David Thoreau. Qualunque opera di Thoreau è perfetta in autunno, proprio perché la natura, quella non abitata dall'uomo, è la protagonista assoluta dei suoi scritti e delle sue idee; questa però è specificamente dedicata all'autunno e si intitola October or Autumnal Tints (entrambi i titoli sono

usati anche individualmente, ma il più comune è Autumnal Tints).

Partendo dal meraviglioso paesaggio autunnale del New England, famoso in tutto il mondo per il suo foliage, Thoreau si addentra in una riflessione sulla natura, sui colori con cui l'autunno veste il paesaggio e sui boschi che ricoprono la regione in cui ama trascorrere il suo tempo, per sentirsi in comunione col mondo e per osservare ogni minuzia e ogni minimo cambiamento. Un breve saggio di grande profondità e lirismo, pubblicato postumo.


Un'altra esplorazione del foliage autunnale e delle sue implicazioni culturali, psicologiche e terapeutiche è rappresentata stavolta da uno scrittore italiano, Duccio Demetrio, nel suo ormai famoso Foliage. Vagabondare in autunno.

Varie idee del libro riecheggiano proprio Thoreau (spesso citato nel testo) e il suo famoso vagabondare per boschi e in natura; qui il vagabondare è concentrato nell'autunno, per poter ammirare lo splendore del foliage. Questo incontro ravvicinato con uno straordinario fenomeno naturale ha l'effetto di rallentare il nostro ritmo, perché ci sentiamo quasi costretti, in modo naturale, a soffermarci a osservare, ad ammirare i mutamenti e i loro risultati e a trovare conforto per l'imminente desolazione invernale. L'autore fa anche molti riferimenti artistici a come vari pittori hanno rappresentato la luce autunnale nelle loro opere, le cui immagini arricchiscono le pagine di questo volume. Una lettura che consiglio davvero.


Infine, il bellissimo libro di un altro autore scozzese, Jim Crumley, che ha anche lui dedicato una tetralogia alle quattro stagioni, e che in questo volume dedicato all'autunno traccia un vero e proprio pellegrinaggio di colori, sfumature, forme e ogni minuto mutamento che la stagione determina non

solo nel paesaggio della sua splendida Scozia, ma anche nella vita degli animali che lo popolano. Intreccia questi eventi e le sue puntuali osservazioni sia con il trascorrere dei tre mesi autunnali da settembre a novembre, che con le stagioni del suo animo, scosso dalla scomparsa del padre, e con le sue riflessioni sulla meraviglia della natura.

Questa natura introspettiva non è però avulsa dalla realtà, ma si muove magistralmente anche dentro temi invece universali e molto attuali come il cambiamento climatico, costruendo così un ritratto complesso e intimo di una stagione tanto intensa, anche emotivamente. Una splendida lettura.


 

Per finire, vorrei suggerire un paio di titoli per i più piccini: un modo ideale per far loro comprendere la bellezza e l'importanza di ogni stagione e del loro alternarsi.


Il primo è una bellissima opera della compianta Jill Barklem, che si intitola appunto Autumn Story, e nel corso della quale gli adorabili abitanti di Brambly Hedge vivono alcune avventure sullo sfondo di

un paesaggio che cambia, portando prima succulenti e colorati frutti e poi il buio e un assaggio di desolazione che incalzano con l'avvicinarsi dell'inverno.

Gli abitanti vivranno momenti di tensione quando una bambina si perde nel fitto del sottobosco allontanandosi dai luoghi conosciuti. Nella ansiosa ricerca, i personaggi si imbattono in altri abitanti della zona, sperimentando la solidarietà di altri che come loro sono affaccendati ad assicurarsi una sopravvivenza il più tranquilla possibile. Al di là della tenera storia, le tavole meravigliose parlano già da sé e non sono un mero abbellimento dell'opera, ma aprono porte alla sconfinata fantasia dei bambini (e degli adulti).

Si trova in edizione italiana come volume singolo o nei volumi sommativi del Mondo di Boscodirovo.


L'altro titolo è Little Goose's Autumn di Elli Woollard e Briony May Smith, la storia di un'adorabile giovane oca che osservando i cambiamenti della stagione, dai colori, la luce, il paesaggio, compie un percorso di maturazione che le insegna pian piano quale sarà il suo posto nel mondo. Vedrà come

vivono gli altri animali e come si preparano all'inverno e cerca di unirsi ad alcuni di loro, ancora inconsapevole della propria identità. Ben presto però scoprirà quale è il suo posto e quale è lo scopo di quelle sue ali che diventano sempre più grandi e più forti.

Come rivela l'immagine, si trova anche in edizione italiana con il titolo L'autunno della piccola oca.




 

Sono tutti libri che vi consiglio di leggere e dai quali vi consiglio di partire per una esplorazione dei significati di questa stagione, anche attraverso ulteriori letture che saprete scoprire da soli sulla scia di questi titoli. Avete già letto qualcuno di questi libri? Vi interessa leggere stagionalmente, scegliendo opere ambientate nella stagione in corso o a essa dedicate?


Nei prossimi mesi vi presenterò altri titoli molto interessanti, non mancate!

Ci vediamo per il prossimo appuntamento tra una settimana, con suggerimenti più visivi: una lista dei miei drama preferiti per l'autunno. A presto!

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