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  • Immagine del redattoreMadeleines & Cahiers

Treni d'altri tempi



Un treno d'altri tempi che arriva chissà da dove, sbuffa e avvisa che tra poco nuovi sorrisi e abbracci si intrecceranno. E colori, fiori e profumi di ogni genere. Questa foto mi sa tanto di estate, ma soprattutto sa tanto dei miei meravigliosi nonni. La loro storia sarebbe degna di un libro o di un film. Nata durante la guerra (la Seconda), quando mio nonno, tanto buono da non essere capace di uccidere una mosca, per fortuna era esonerato dal partecipare alla guerra, perché era capotreno e anche sotto le bombe e in mezzo alla fame, i treni dovevano continuare ad andare. E lui andava, ogni giorno, da e verso Cagliari; e ogni giorno passava a Meana da quella casa cantoniera in cui una ragazza fiera ed elegante gli aveva rapito il cuore. Mio nonno aveva ben 11 anni di più, ma la sua perseveranza nel corteggiamento e, forse, la sua bontà riuscì a conquistarla; questo non l'ho mai saputo. Il treno è mio nonno: lui che ogni giorno passava di lì e sperava sempre di vederla e chiederle un bicchier d'acqua. I fiori sono mia nonna: forza, una bellezza che viene dalla resilienza e dalla dignità e, soprattutto, il suo giardino che per me, ogni volta che andavamo a trovarli, era come una tavolozza, così. Treni d'altri tempi, storie d'altri tempi. ♥️

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