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  • Immagine del redattoreMadeleines & Cahiers

Un conforto sicuro: leggere i classici

Nei Paesi dell'Asia orientale (principalmente Giappone e Corea del Sud) e in Gran Bretagna l'autunno è la stagione per eccellenza della lettura. Le giornate si fanno più corte, il sole non ci grazia più di una potente e costante presenza e piogge e tempeste scandiscono molti dei giorni in questi mesi. Per questo motivo siamo più propensi a stare al chiuso e a trascorrere almeno le serate in casa. Leggere un buon libro è certamente una delle attività migliori per consolarsi della forzata permanenza tra le quattro mura, ma anche un'ottima occasione di fuga o di piacere.


In una stagione così ricca di atmosfere, i classici sono un porto sicuro a cui approdare per trovare una dimensione di conforto e intrattenimento, in momenti in cui preferiremmo essere all'aperto a dedicarci ad altre attività.


Rileggere o leggere per la prima volta i classici è quindi il mio primo consiglio di lettura per questa stagione. Preparatevi una cioccolata calda o un tè, o un bel bicchiere di vino o di brandy e poi dirigetevi alla vostra libreria e, dopo un sorso, raccogliete il coraggio di prendere in mano quel classico che da anni vi ripromettete di leggere. Oppure prendete quel volume classico che spicca di più tra gli altri, perché lo conoscete bene e già sapete che potrà essere la più confortante compagnia nelle serate buie e piovose.


A me piace particolarmente riprendere in mano i classici in questo periodo; li leggo in contemporanea ad altre letture e rappresentano per me sempre un momento di pausa da tutto, nuove letture incluse, nel quale posso fuggire in mondi lontani nel tempo più che nello spazio.

Ogni anno, quindi, prendo dalla libreria vari volumi da rileggere nel corso di questi famosi mesi -BRE.

Qualunque classico va bene, non importa che sia ambientato in autunno o in estate, perché è il fatto che sia un'opera di un'altra era a creare l'atmosfera perfetta per la stagione.

 

Ognuno ha comunque, come è giusto che sia, le proprie preferenze anche in merito alle tinte e alle atmosfere che si vogliono creare per vivere l'autunno. Per me l'autunno è meravigliosamente rappresentato dalla pittura del Seicento, caratterizzata da soggetti che emergono, luminosi e in tinte tanto sgargianti quanto calde, da un buio assoluto. Un soggetto principe delle tele di quest'epoca sono tra l'altro le nature morte, con la loro abbondanza di cibi dell'orto e di cacciagione o pesca, particolarmente adatte all'autunno che è la stagione del raccolto.



Frutti dell'orto












Frutti dell'orto e cacciagione












Pescato e frutti della natura






Un classico che per me rende in maniera magistrale questa iconografia è uno dei grandi classici della letteratura italiana: I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.


Il romanzo non solo è ambientato proprio nel Seicento, ma ne pennella secondo me benissimo le tinte, i colori, le luci e le ombre. Non è solo o tanto l'epopea dei due, ammettiamolo, alquanto scialbi protagonisti, ma un carosello di vita e società del Seicento italiano. Le immagini che automaticamente si costruiscono attraverso le parole riproducono scenari come quelli che ammiriamo sulle tele del Seicento: scene crude, espressioni grottesche oppure fortemente caratterizzate emotivamente, di gioia, rabbia, odio, dolore, umanità. I contrasti sociali sono un perfetto complemento ai contrasti di luce e ombra tipici della pittura secentesca.


In generale la letteratura secentesca o ambientata nel Seicento è per me perfetta da leggere in autunno e nella prima fase dell'inverno.



Altri classici perfetti per la stagione sono quelli della letteratura romantica e pre-romantica.

I romanzi gotici (The Castle of Otranto, The Monk) o i romanzi regency (per gli amanti del genere è irrinunciabile Jane Austen,



ma ci sono tanti altri titoli altrettanto interessanti nel genere).



Rimanendo nel genere dei Promessi Sposi, ovvero il romanzo storico, è impossibile non citare il padre del genere, Sir Walter Scott con le sue impareggiabili opere ambientate in passati più o meno lontani, Ivanhoe e Rob Roy, eroi della tradizione scozzese, il ciclo di Waverley

e altre opere dal sapore storico e romantico come The Bride of Lammermoor (che ha ispirato anche l'opera di Donizetti).


Non possiamo ovviamente dimenticare le sorelle Bronte;

Wuthering Heights di Emily Bronte dipinge atmosfere particolarmente adatte al clima tempestoso dell'autunno, anche se non è esattamente uno dei miei romanzi preferiti; se non lo avete mai letto, però, cogliete l'occasione di questo autunno per farlo.


Un'opera della premiata ditta Bronte che invece consiglio spesso è un romanzo della meno famosa fra le tre sorelle, Anne Bronte, che per me andrebbe rivalutata per la scrittura e per la lungimiranza dei temi. L'opera in questione è The Tenant of Wildfell Hall,

che ci offre una prospettiva assai poco vittoriana sulla figura e il ruolo della donna in casa e nella società, presentandoci invece una voce di femminismo ante-litteram.




Un genere molto amato oggi, ma che trova il suo padre fondatore nello scrittore scozzese Sir Arthur Conan Doyle, è il giallo, storie di crimini e di indagini. Il mio amore per il genere è nato e si è consumato proprio con i suoi romanzi; non ho letto tantissimi gialli dopo aver letto Conan Doyle - solo Agatha Christie, Georges Simenon e Edgar Allan Poe, e le opere di Dürrenmatt che comprendono alcuni gialli - ma nessuna mi ha conquistato come le sue.

E il mio preferito tra i romanzi che hanno come protagonista Sherlock Holmes è forse il più adatto all'autunno: The Hound of the Baskervilles, ambientato in una oscura e tempestosa quanto misteriosa brughiera.


Un buon giallo, dell'autore e del sottogenere che preferite, è un ottimo compagno per le sere autunnali.




Un breve volumetto che invece mi piace rileggere ogni autunno, anche perché scritto da uno dei miei autori preferiti, è la piccola raccolta di Herman Hesse, Pellegrinaggio d'autunno:


i tre brevi racconti, e in particolare quello che dà il titolo al volume, dipingono con elegante prosa sia le tinte autunnali del paesaggio che quelle dell'animo umano. Da non perdere.





 

Ovviamente questi sono solo alcuni suggerimenti di letture di classici di vari generi ed epoche. Ma come ho scritto sopra, qualunque classico, di qualunque genere, epoca e letteratura è un'ottima scelta come lettura per l'autunno.


Il prossimo appuntamento vedrà titoli più specifici e particolari, legati all'autunno in modo più stretto e soprattutto magari meno conosciuti e in buona parte moderni o contemporanei. A presto!


 


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