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  • Immagine del redattoreMadeleines & Cahiers

Arriva l'inverno: lo accolgo così

Aggiornamento: 11 giu 2023

Il primo dicembre inizia ufficialmente l'inverno e anche se quest'anno si presenta come abbastanza mite, spero tanto che si faccia comunque riconoscere.

Freddo e neve o no, queste prime settimane d'inverno sono caratterizzate dalle corse ai preparativi per le festività di fine anno; forse anche per questo è una stagione che entra sempre in silenzio, tra foschie, prime brine e ultime foglie testardamente ancora attaccate a rami per lo più ormai spogli. Siamo troppo indaffarati per accorgercene e fermarci a osservarla e goderne.


Per me queste sono tra le settimane più piene e impegnate dell'anno e non mi lasciano tanto tempo da trascorrere come più mi piace. Tuttavia, proprio perché sono così piene e frenetiche, cerco di godermi appieno quei pochi momenti liberi che mi ritaglio soprattutto la sera, dopo cena e prima di dormire.


Come trascorrerò queste prossime settimane?



Non posso negare che parte degli impegni di questo periodo riguardano i preparativi per le feste: non solo i regali, ma le decorazioni, i biglietti da scrivere e spedire, le pulizie più grosse e di fino, i preparativi per dolci e pasti e qualche momento di pace da potersi finalmente godere.


Le decorazioni inizieranno pian piano in questi giorni, anche se l'albero lo farò come da tradizione il 7 dicembre. Sì, lo so che la tradizione italiana vorrebbe che si faccia l'8 dicembre, ma i miei anni vissuti a Milano con la bellezza assoluta della festa di Sant'Ambrogio, in cui la città meneghina era già splendidamente vestita a festa, mi hanno ispirata a decorare casa proprio nel giorno della Prima della Scala. Così decoro l'albero nel pomeriggio mentre guardo la trasmissione dello spettacolo in tv, sorseggiando un tè e sgranocchiando i primi dolcetti delle feste.

Ormai da diversi anni abbiamo un albero finto - una cosa che non mi è mai andata giù, ma non ero io a decidere quando venne fatta questa scelta. A me manca da morire il profumo di resina di una conifera vera che svetta in salotto, ma mi devo adattare. Per me l'albero, vero o finto, non può mancare o le feste e lo stesso inverno non esistono; e mi piace decorarlo in modo molto tradizionale: luci bianche calde - detesto le lucine colorate, mi sembrano davvero poco eleganti - palline solo dorate, rosse, lucenti o opache o in velluto, e qualcuna di vetro trasparente o con una copertura effetto neve o ghiaccio. Immancabili però anche alcune decorazioni ispirate alla natura (pigne, bacche, animaletti), i folletti norvegesi (nisser) e poi i miei adorati soldatini - sono fin da piccola un sfegatata appassionata della storia dello Schiaccianoci di Ernst. T. A. Hoffmann.



La casa viene disseminata di statuine di folletti, angioletti, animaletti, candele, stelle e altre piccole decorazioni; e di rametti sempreverdi con bacche. Preparo sempre una composizione con le 4 candele dell'Avvento e non manca poi la poinsettia o stella di Natale. Ma la mia gioia è raccogliere rami nei boschi e creare decorazioni con quelli.


Creo sempre anche un piccolo villaggio nordico con alberelli, animaletti e nisser, casette e lucine con neve finta: questo lo tengo su a lungo, da inizio dicembre fin quasi a fine gennaio.



La preparazione dei dolci inizia dopo la prima settimana di dicembre. Per quest'anno ho deciso di evitare le torte e limitarmi a dolci un po' più durevoli come biscotti di tipi diversi e poi preparerò i dolcetti della tradizione natalizia inglese, le mince pie. Spero di trovare il tempo di preparare anche i boller norvegesi, perché tutto l'anno, ma soprattutto in questo periodo, amo il profumo con cui il cardamomo riempie la casa.

Non mancherà il panettone (ne ho già acquistato tre più un pandoro): lo mangerei tutto l'anno e non lo faccio solo perché non voglio smontare la gioia di questo periodo. Mangio esclusivamente il panettone tradizionale; non concepisco - e proprio non mi piacciono - le versioni con ripieni in creme varie o con ingredienti diversi da uvetta e canditi. Il panettone è quello; il resto sono invenzioni che non hanno a che vedere con la tradizione. Perché se io non sono certo un fossile che vive nel passato, con le feste di stagione, specie quelle invernali, sono invece abbastanza rigida per quando riguarda le tradizioni; per il semplice motivo che le trovo meravigliose e credo che rispettandole si riesca meglio a mantenere il significato di queste feste, che sono innanzitutto stagionali, e solo poi religiose.


Per quanto riguarda i pasti - cene e pranzi - delle feste, rimarremo anche lì entro i piatti della tradizione, della nostra tradizione comunque; l'unica innovazione la porto negli antipasti dove ogni anno mi sbizzarrisco. Per il Natale scorso avevo preparato una quantità spropositata di antipasti, soprattutto in varietà. Imparata la lezione, quest'anno sarò più attenta alle quantità, ma manterrò alcune delle novità, curando ancora di più la presentazione. Questo vale soprattutto per le cene della Vigilia e di San Silvestro; per i pranzi gli antipasti sono più modesti, perché il pasto è molto più abbondante e scoppieremmo a mangiare anche tutti quegli antipasti.


I dolcetti però li preparerò anche in queste settimane prima delle feste, da sgranocchiare appunto mentre faccio l'albero o quando qualcuno viene a farci visita per portare gli auguri in anticipo, visto che il giorno della Festa siamo tutti indaffarati e concentrati sulla nostra casa e la nostra famiglia. Mi piace regalarli a vicini e amici, quando ho tempo di farne in gran quantità. E poi mi piace anche godermeli da sola, quelle sere più calme in cui riesco a stendermi sul divano con un libro o un film, annaffiando le ore con tè o infusi profumati, o una bella cioccolata calda o un latte speziato.


Mi piace molto anche regalare infusi, che di solito preparo io stessa, comprando gli ingredienti sfusi e creando miscele diverse a seconda dei gusti. Sono l'accompagnamento ideale per i dolcetti.



Sicuramente preparerò qualcosa di speciale, come piatti e come attività, per il giorno del solstizio d'inverno, che quest'anno cade il 21 dicembre alle ore 22:47 ora italiana.



Provando a sognare che davvero riuscirò a ritagliarmi delle ore per me stessa in queste settimane, so già come le trascorrerei.

Sicuramente leggendo, che è invece l'attività che purtroppo più trascuro a dicembre, almeno fino a Natale; ma stavolta mi impegnerò a leggere più del solito. Ho alcuni libri perfetti per l'inverno che mi sono riproposta di leggere proprio a dicembre quest'anno e di cui vi parlerò nei prossimi giorni. Ricordo come da piccola leggevo prima delle feste e ancora di più dopo, perché ricevevo sempre dei libri a Natale e per la Befana di solito li avevo già finiti.


Anche stavolta, come allora e come sempre, farò le mie riletture in tema natalizio: ovviamente lo Schiaccianoci di Hoffmann, la cui edizione Reclam che possiedo da almeno 25 anni sta ormai cadendo a pezzi; poi A Christmas Carol di Dickens e alcuni racconti e poesie di autori vari.




Un'attività alternativa alla lettura è quella di guardare film: ogni anno riguardo quasi tutti i film animati della Disney, quelli più vecchi però, diciamo fino al Re Leone e non oltre; quelli che preferisco poi sono proprio i più vecchi. Guardo anche film animati di altre case produttrici. Ma mi piace anche guardare dei bei film, classici o più recenti, non importa; l'essenziale è che raccontino una bella storia, emozionante, confortante, ben scritta e ben interpretata e girata. I film in costume, o quelli di ambientazione storica anche meno antica, sono sempre tra quelli più gettonati: per esempio mi piace guardare Ladyhawke, Robin Hood, The Knight's Tale, oppure Tristan and Isolde, ma anche Giulietta e Romeo (quello di Zeffirelli). Non disdegno però commedie romantiche leggere, come Notting Hill, o Love Actually o The Holiday. Uno che intendo assolutamente riguardare in queste feste è The Guernsey Literary and Potato Peel Pie Society, di cui avevo parlato qui alcuni anni fa e che adoro.

Evito film troppo tristi e introspettivi, o troppo profondi e artistici; mi piacciono anche film di avventura e più di una volta ho fatto maratone di Star Wars nelle feste natalizie.

Quest'anno però ho deciso anche di (ri)guardare almeno un drama (o due...?) tra i miei preferiti in assoluto. Avevo anche pensato di organizzare un (re)watch di gruppo, ma so meglio di tutti quanto questo sia un periodo in cui è difficile trovare il tempo per attività del genere. L'invito però rimane aperto se qualcuno avesse piacere di unirsi :) i drama che ho in mente sono, ovviamente, coreani.

Questo - 날씨가 좋으면 찾아가겠어요 (credo che il titolo inglese sia "When the Weather Is Fine" o qualcosa di simile) - è il drama che (ri)guarderò sicuramente; non solo è ambientato quasi per intero in inverno, ma è una storia perfettamente invernale. Diversamente dai film che mi piace guardare in questo periodo, non è né leggero né dolce e confortante né avventuroso. Qui siamo in un campo in cui i coreani eccellono: problemi, conflitti, traumi, sentimenti e verità non espressi, dolore, perdita. Un vaso di pandora di emozioni e spunti di riflessione. Intenso e profondo ma al contempo delicato e stupendo. Quasi come il libro da cui è tratto.

Non credo riuscirò a trovare il tempo di guardarne o riguardarne anche un altro, ma ho vari titoli in lista nella fortunata evenienza che questo accada.

E quando mi coccolo con tutte queste belle storie, bevo tè, mangio dolcetti e sferruzzo, mentre le lucine dell'albero e le candele accese qua e là riempiono il mondo del magico scintillio delle feste.

In tutto questo non mancheranno passeggiate, soprattutto in mezzo al verde, perché godere di questa luce bassa e sentire l'aria pungente che mi sferza il viso sono tra le cose che più amo dell'inverno.


E voi come trascorrerete queste settimane? Come date il vostro benvenuto all'inverno?






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